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Nuovi trend

  • alessandrovalli
  • 6 nov
  • Tempo di lettura: 1 min

Negli ultimi anni, i giochi di ruolo stanno vivendo una nuova stagione di creatività. Dopo decenni dominati dai classici fantasy, oggi l’attenzione si sposta verso esperienze più narrative, accessibili e inclusive. Sempre più autori sperimentano sistemi leggeri, giochi masterless e ambientazioni insolite, dove il racconto condiviso (la narrazione) conta più delle regole.

Parallelamente, cresce l’ibridazione tra fisico e digitale: app di supporto, piattaforme online e materiali scaricabili ampliano il tavolo di gioco. Ma la vera rivoluzione è nel pubblico: gruppi più diversificati, esigenze nuove, desiderio di storie che parlino anche di identità, emozioni e scelte morali; soprattutto, e incredibilmente, giovani. In un mondo, come quello del gioco di ruolo, sostanzialmente dominato da ultratrentenni, l'arrivo di una nuova ondata di giocatori giovani ha un impatto considerevole. Ben vengano, quindi, le partite one shot, con regole snelle che si imparano in mezz'ora e, magari, con prop già disponibili in casa (mazzi di carte, dadi comuni e così via).


Spessi manuali, dadi a profusione e miniature: cambierà tutto?
Spessi manuali, dadi a profusione e miniature: cambierà tutto?

Non è la fine dei dadi né delle avventure epiche — piuttosto, è un ritorno alla radice del gioco di ruolo: creare insieme mondi, personaggi e possibilità. Un atto di immaginazione collettiva, più vivo che mai.

 
 
 

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